Recensioni

Google Home Mini – Recensione

Google Home mini

Negli ultimi tre mesi ho provato il nuovo dispositivo di casa Google, il Google Home mini, fratello minore del Google Home. Dispositivo che permette di sfruttare quasi tutte le potenzialità di Google Assistant, l’assistente virtuale di Google.

ASPETTO E DESIGN

Il dispositivo di forma circolare con i bordi arrotondati, simile ad un sasso, ha un diametro di 98 mm e un’altezza di 42 mm. Al primo impatto risulta essere un ottimo prodotto di design da tenere in vista sulla propria scrivania.

La base del dispositivo, che non si vede quando lo si tiene appoggiato, è in plastica gommata arancione per un’ottima presa sulla superficie di appoggio.

La metà inferiore è invece in plastica rigida grigio antracite (esiste anche una versione bianca e una corallo) ed integra un interruttore per disattivare il microfono e una piccola rientranza che nasconde la porta micro USB per l’alimentazione.

Infine la metà superiore è rivestita da una maglia in tessuto dello stesso colore del dispositivo (nella versione bianca è di color grigio chiaro). Nella parte centrale, sotto la maglia, ci sono quattro led RGB che indicano lo stato in cui si trova il dispositivo. A destra e a sinistra ci sono invece due aree soft touch per alzare e abbassare il volume e per fermare un eventuale contenuto in riproduzione.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Il Google Home mini ha il Bluetooth 4.1 e il Wi-Fi 802.11b/g/n/ac (2,4 e 5 GHz). Il dispositivo integra al suo interno due microfoni che captano molto bene il suono anche da un’altra stanza, però quando l’altoparlante è in funzione non recepiscono al primo colpo il comando. I microfoni si possono disattivare per la propria privacy tramite un interruttore laterale a volte scomodo. Lo speaker con driver da 40 mm è ottimo per lo scopo di questo dispositivo. La riproduzione del suono è buona, predilige le frequenze alte a quelle basse, che comunque sono possibili da equalizzare tramite l’applicazione. Ad alto volume il suono non è perfetto perché viene leggermente distorto.  Infine l’alimentazione avviene tramite porta micro USB con alimentatore da 5V 1,8A.

PRIMA CONFIGURAZIONE DEL GOOGLE HOME MINI

La prima configurazione risulta molto facile, bisogna utilizzare uno smartphone con sistema operativo Android (o iOS) con su installata l’applicazione Google Home. Dopo averla avviata basta cliccare l’icona in alto a destra e poi aggiungi nuovo dispositivo, l’applicazione poi vi guiderà nella prima configurazione. Durante o anche dopo la configurazione è possibile attivare Voice Match per far riconoscere all’assistente la persona che sta utilizzando il dispositivo. Questo permette di dare informazioni personali come il calendario personale, funzione che non va abbastanza bene.

FUNZIONALITA’

Sul Google Home mini ci sono quasi tutte le funzionalità di Google Assistant. L’assistente, come su qualunque smartphone Android, si attiva al comando “Ok Google” o “Ehi Google”; dopo aver impartito questo comando i 4 led del dispositivo si accendono di color bianco (e il dispositivo emette un breve suono); da questo momento è possibile chiedere all’assistente una qualsiasi cosa tra quelle disponibili.

Per la riproduzione musicale al momento è possibile associare il proprio account Spotify e Google Music all’applicazione Google Home e sfruttare le proprie librerie musicali. È possibile inoltre ascoltare la radio tramite streaming su TuneIn e le ultime notizie dei più famosi giornali online configurabili tramite l’applicazione. Il dispositivo inoltre può fungere anche da cassa Bluetooth, funzionalità che ho trovato scomoda da configurare. Non è possibile purtroppo collegare il Google Home mini tramite Bluetooth ad altre casse.

Se si ha la Chromecast si può collegare il proprio account Netflix e tramite il Google Home Mini comandare la riproduzione di contenuti, anche di Youtube. Molto comoda la funzionalità per impostare una sveglia e i promemoria e chiedere all’assistente gli eventi del calendario previsti nella giornata. Complicata invece la funzione per aggiungere o modificare un nuovo evento al calendario. Infine, una delle funzionalità principali di Google Home Mini è gestire la casa domotica; se si hanno luci e altri dispositivi di domotica compatibili con Google Assistant è possibile comandarli tramite il Google Home Mini (funzionalità che non ho ancora provato). Insomma, di funzioni ce ne sono abbastanza e Google ha promesso che ne aggiungerà altre in futuro.

CONFEZIONE E CONTENUTO

La confezione a forma di cubo è molto minimale. Appena aperta troviamo il dispositivo, sotto invece troviamo la guida rapida e l’alimentatore con cavo micro USB che non è possibile staccare.

CONCLUSIONI

Il dispositivo mi ha attirato molto, sia nel design (a mia opinione molto raffinato) e sia nelle funzionalità che man mano diventeranno sempre di più grazie agli aggiornamenti dell’ecosistema Google e dei partner. Ho provato il dispositivo anche in abbinata con la Chormecast 2 per la riproduzione dei contenuti video di Youtube e Netflix; le funzioni sono interessanti anche se alcune non ci sono (per esempio non si può ancora far partire un episodio particolare di una serie tv su Netflix). Consiglio il dispositivo a chi come me è appassionato di tecnologia ed è affascinato dal mondo degli assistenti virtuali. Lo consiglio anche a chi ha già in casa un sistema di domotica compatibile perché è uno degli scopi principali del Google Home mini. Per quelli che invece vogliono ascoltare musica ad alta qualità non lo consiglio perché non è il dispositivo adatto a questo scopo.

Al momento è possibile acquistare due Google Home mini a 79 euro presso lo store online Unieuro. (link)

Sempre su Unieuro è possibile acquistare fino al 5 luglio 2018 la Google Chromecast 2 a 29,90 euro. (link)

Taggato , , ,

Informazioni su jacopovaccarini